Il bagno è, strano a dirsi, uno dei biglietti da visita più rilevanti che viene presentato ai propri ospiti. È il motivo per cui tutto deve essere perfettamente in ordine: servizi lavati, asciugamani puliti e ben riposti, tappeti in ordine. Il bagno possiede questa prerogativa e, se non ben organizzato, può generare giudizi negativi o farvi sentire semplicemente in soggezione. L’ambiente bagno ha acquisito sempre più importanza anche agli occhi di interior designer e specialisti del settore, i quali propongono una gamma di scelta sempre più ampia ed evoluta.

È la stanza dove praticità e comfort si intrecciano strettamente. E cosa c’è di più confortevole di un pavimento in legno? Ma in bagno, si può?

Il parquet si coordina perfettamente con lo stile del bagno e dei suoi componenti d’arredo, indipendentemente dallo stile che avete scelto.

Siete degli amanti dello stile minimal o di uno stile più classico? Perfetto, nessun problema: il parquet si presta bene per qualsiasi scelta estetica. Inoltre sarà possibile alternare il parquet con altri rivestimenti, ad esempio “ritagliando” alcune zone e differenziando così le funzioni della stanza.

Bello, pratico, duraturo e decisamente piacevole al tatto: cosa che, per un ambiente come il bagno in cui capita spesso di trovarsi a piedi nudi, non è da sottovalutare.

Una cosa da non sottovalutare è che, per un ambiente come il bagno, caratterizzato da un alto tasso di umidità, consigliamo di orientarsi sempre verso questi due tipi di parquet: il teak e il wengé, tipologie di legno molto resistenti all’umidità.

Il teak è conosciuto per essere un legno tropicale molto pregiato; la sua durezza, impermeabilità, resistenza ed eleganza lo rendono la scelta ideale per pavimenti esterni o per ambienti più delicati.

Il parquet in wengé invece si distingue per la sua resistenza. Dalla tonalità più scura rispetto a quello in teak, il parquet in wengé ha una buona durabilità e resistenza alle aggressioni esterne e per questo può essere indicato per l’ambiente del bagno.


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